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  ITALIA TRA OLD E NEW ECONOMY

Forza Italia: un
passo avanti nella
giusta direzione

di Andrea Mancia

Per il Corriere della Sera si tratta del “manifesto della nuova destra tecnologica e internettiana”, sempre che questa definizione abbia un senso. In realtà, la proposta di legge sulla new economy presentata nei primi giorni di marzo da Forza Italia (con le “impegnative” firme di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti) è un primo, timido passo in avanti nella giusta direzione. Un passo che stavamo aspettando ormai da molto tempo.

Quando, verso la metà degli anni Novanta, era ormai sotto gli occhi di tutti (o, meglio, di chiunque si degnasse di notarla) l'influenza crescente di Internet - e della rivoluzione digitale in genere - sull'evoluzione dei sistemi politici ed economici, negli Stati Uniti si faceva un gran parlare dello strapotere di organizzazioni liberali, libertarian e conservatrici sul Web. E quasi tutti gli analisti, anche quelli di estrazione politica opposta, spiegavano come si fosse in presenza di una caratteristica quasi strutturale del fenomeno. La Rete sembra l'incarnazione di quella concorrenza perfetta sognata dai filosofi della scuola scozzese e austriaca e riscoperta nel dopoguerra dai pensatori libertari nordamericani. Una sorta di nirvana anarco-capitalista in cui il consumatore è sovrano come in nessun altro luogo nel mondo reale: scaccia gli indesiderati dal proprio territorio senza, per questo, limitare i diritti di nessuno; crea nuovo territorio se ne ha bisogno; può vendere o barattare quello che produce senza intermediari, ma anche comprare al prezzo migliore sul mercato, e questo prezzo - spesso - è vicino allo zero; se nessun governo ci mette lo zampino, può perfino decidere di rendersi invisibile. Una realtà “virtuale” che verrebbe spontaneo lasciare in pace e proteggere contro leggi, leggine, regolamenti e burocrazia. Se non altro per vedere come va a finire.

“Il cyberspazio è il terreno del trionfo dell'individuo e di conseguenza è l'optimum per la destra libertaria - ha dichiarato l'ex ministro Tremonti nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera - Internet è quanto di più anti-giacobino possa esistere ed è ovvio che avvantaggi noi. La struttura delle vecchia società sta alla nuova come un vecchio calcolatore sta a Internet. Quello era verticale, rigido, piramidale. La Rete è orizzontale, flessibile, anarchica, federale”. Parole sante. Tardive, magari, ma da sottoscrivere senza alcuna riserva. E’ proprio per questi motivi che la destra, al di là dell’Atlantico ma anche nella Spagna di Aznar, gioca in netta superiorità numerica, mentre la sinistra preferisce rintanarsi nei suoi gruppi di discussione tentando di riciclare il proprio spirito comunitario e tribale in questa società della conoscenza.

Se si è alla disperata ricerca di un manifesto culturale per la “nuova destra tecnologica” non c’è che l’imbarazzo della scelta: dai lavori di George Gilder alla “dichiarazione di indipendenza del Cyberspazio” di John Perry Barlow, passando per la “terza onda” di Alvin Toffler, ce n’è abbastanza per dare uno sguardo al futuro e recuperare l’ottimismo perduto in questo tramonto europeo dominato dalle sinistre. La proposta di legge firmata da Berlusconi e Tremonti non nasce certamente da una pretesa del genere, ma non per questo deve essere sottovalutata. Il passo in avanti è forse troppo timido e soffre, per così dire, di un'impostazione para-keynesiana quasi obbligata in un contesto di statalismo estremo come quello che affligge l'Italia. In ogni caso, però, si tratta della presa di coscienza di un problema fino ad oggi ignorato, dalla destra per ignavia e dalla sinistra per evidenti handicap genetici.

L'importante, ora, è non permettere che questa iniziativa resti isolata. Bisogna, al contrario, darle nuova linfa, idee audaci e un respiro più ampio. La new economy, l'alfabetizzazione informatica e la politica dell'era digitale sono temi che sarebbe criminale lasciare al monopolio culturale della sinistra. Sarebbe come aver scoperto il segreto dell'immortalità per poi farselo soffiare da un aspirante suicida.

anmancia@tin.it

 

LE IDEE DI
TREMONTI

(l'intervista
al Corriere
della Sera
del 9 marzo)

www.forza-
italia.it/sezioni/
Documenti_
home/200003
09164357.html

LA PROPOSTA
DI LEGGE

(l'articolato
completo
dal sito di
Forza Italia)

www.forza-
italia.it/sezioni/
Documenti_
home/200003
09165647.html

DICHIARAZIONE
DI INDIPENDENZA
DEL CYBERSPAZIO

(la versione
finale del
"manifesto"
di John
Perry Barlow)

www.eff.org/
~barlow/Declaration
-Final.html

TELECOSM
(articoli di
George Gilder)
www.forbes.
com/asap/gilder