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  CINEMA

La strega di Blair.
Non comprate
quel biglietto!

di Ivo Germano

Non comprate quel biglietto! L'effetto virtuale di realtà, figliol prodigo di Orson Welles, premia il padre ricadendo sui figli. E' la fine dell'illusione del "cinema verità", della "telecamera a spalla", del "minimo montaggio". L'effetto-Internet, che accreditando il prodotto lo real-izzerebbe, si infrange sul prodotto stesso deflagrando in un'artificiosità dilettantesca. Nel Mistero della strega di Blair - la storia di tre ragazzi che fanno un documentario sulla leggenda di una strega, scompaiono "in tempo reale" nei boschi del Maryland, dove tempo dopo viene ritrovato il video - non regge né la prossemica filmica né la dinamica dromologica (ma neanche l'impazienza del cinefilo).
Il peggio del peggior americanismo anni Novanta giunge a disturbare irreversibilmente il nervo ottico, grazie a un effetto da Woody Allen isterico, lasciando nello spettatore un senso di dolore, insoddisfazione e rabbia per la perdita economica e temporale. In sintesi, il ragionier Ugo Fantozzi, da Genova, avrebbe parlato di "boiata pazzesca". Per quanto riguarda poi l'effetto-horror, valga per tutti l'aulico commento udito all'uscita dall'ignoto spettatore dell'Ariston multisala di Colleferro (Roma, ma vicino a Frosinone): "Aridatece L'esorcista!". Ma, forse, basterebbe anche L'esorciccio!". 

ivogerma@tin.it

Il mistero della strega di Blair (The Blair Witch Project)
di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez
con Heather Donahue, Michael Williams e Joshua Leonard (Usa, 1999)

 

LE STREGHE
ON LINE

(il sito
ufficiale
del film)

www.blair
witch.com