La Lombardia
al rinnovo
del buongoverno

di Alessandro Bezzi

Dopo cinque anni di gestione polista, la regione Lombardia si presenta alle urne per esprimere un voto che non sancirà unicamente la vittoria di una coalizione, ma giudicherà nei fatti i risultati ottenuti da questa amministrazione e la concretezza dei programmi presentati. Con la nuova legge elettorale, infatti, i cittadini faranno una scelta sicura, solida che permetterà, a chi risulterà vincitore, di rendere effettivo il proprio programma. I duellanti sono Roberto Formigoni, presidente cattolico alla ricerca di una riconferma e Mino Martinazzoli, vecchia conoscenza della politica, candidato del centro-sinistra. La gestione Formigoni si è caratterizzata per la lungimiranza e per la bontà delle scelte che ha attuato. La centralità e il primato della persona sono state le linee guida che hanno ispirato questi anni di governo. Una politica improntata a rendere un servizio efficiente e a ridurre fortemente l’impatto della burocrazia sui bisogni quotidiani dei cittadini. Senza ombra di dubbio, si può dire che la regione Lombardia sia all’avanguardia nell’applicazione di quei principi di sussidiarietà, federalismo e devoluzione che oggi tanto ricorrono nel dibattito politico. Le scelte della giunta Formigoni nel campo della sanità, della famiglia e della scuola sono la testimonianza di questo lavoro.

In merito alla politica sanitaria, che ha creato forti attriti con il ministro Rosy Bindi, la regione Lombardia con la legge 31 del 1997 ha sostanzialmente trasformato il servizio consentendo al cittadino la libertà di scelta tra struttura pubblica e struttura privata accreditata, senza oneri economici aggiuntivi. Con la legge per la famiglia (23/99) viene dato un sostegno reale e concreto alle giovani coppie e non solo, per l’affermazione del principio della famiglia intesa come risorsa per il progresso della società. Nel campo scolastico la Lombardia erogherà “buoni scuola” agli allievi di scuole statali e non, per coprire le spese effettivamente sostenute e per consentire una libera scelta di educazione dei propri figli. Con questo e altri risultati, la giunta Formigoni si presenta il 16 aprile al giudizio degli elettori.