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  INTERNET

Gli "sbirri" in Rete.
L'inutile crociata
di Mussi e Folena

di Pierluigi Mennitti

Da qualche tempo alcuni esponenti delle ex Botteghe oscure sembra che passino ore e ore davanti al computer, collegati a Internet, in una sorta di vigilanza democratica telematica. Il tentativo è quello di pizzicare collegamenti a siti estremisti all'interno di quelli dei partiti del centrodestra e di alimentare la campagna elettorale dei veleni che pare soltanto ai nastri di partenza. Questa volta alla ribalta di Repubblica, generosa amplificatrice degli istinti da playstation dei postcomunisti, sono arrivati Fabio Mussi e Pietro Folena, colonne portanti del nuovo corso diessino. I due hanno messo su una specie di task force negli uffici di Montecitorio. E collegati ininterrottamente per quattro giorni e quattro notti, a spese dei contribuenti ai quali toccherà pagare la salata bolletta telefonica di Montecitorio, hanno incrociato nella loro navigazione internettiana, un "mucchio di spazzatura neofascista, neonazista, antisemita". Il problema è che a questi siti, secondo la denuncia di "Mussi&Folena.com", ci si arriva attraverso alcuni siti ufficiali locali del partito di Gianfranco Fini.

Dalla federazione dei circoli di An di Brescia si può passare al sito ufficiale del partito di Le Pen, con il quale la destra italiana ha da tempo rotto i rapporti. Nel sito An di Cuneo si può acquistare un libro che è un'agiografia delle Ss italiane. Dalla homepage del circolo An di Parma si può arrivare al sito di "controstoria" che, tra vari servizi, offre anche un articolo dal respiro antisemita contro la legge Mancino: tesi più vicine ai naziskin che al partito di Fini. Questa è la denuncia dei diessini. E noi - che delle capacità di controllo di Repubblica ci fidiamo poco e delle denunce di questi novelli "sbirri del web" ancor meno - siamo andati a verificare. Per la cronaca: il sito di Brescia ha immediatamente tolto il link a Le Pen, così come quello di Cuneo deve aver deciso di dare una rinfrescata e un utile aggiornamento alla sua biblioteca, dal momento che il servizio risulta "sospeso". Un peccato che possiamo definire veniale e che opportunamente è stato emendato. Un bel saggio sulla storia del conservatorismo è di gran lunga più utile che una storia delle Ss italiane. Ma la strumentalizzazione dei Ds appare evidente se si entra nel sito del circolo An di Parma. E ci si accorge che l'errore è di Mussi&Folena, evidentemente poco avvezzi al mondo di Internet. Il link non è direttamente al sito di controstoria, né a quelli di altre organizzazioni estremiste che pure i diessini citano nella loro denuncia.

Il collegamento è al noto sito "La destra in Italia", ospitato nel "Political resource of the net" di Agorà, una guida ben fatta ma un po' caotica nella quale sono riunite tutte quelle realtà che il suo autore, assolutamente esterno ai partiti politici, ritiene possano far parte del vasto mondo della destra. La coabitazione, dunque, è alquanto forzata. In questo sito si possono trovare link a partiti e organizzazioni del cattolicesimo liberale (c'è Ideazione assieme a gran parte dei partiti italiani aderenti al Ppe, da Forza Italia al Ccd), del liberalismo, del libertarismo (c'è il sito degli amici di Sgarbi di Messina) assieme a siti degli esuli istriani e dalmati. E pure a quelli dell'estrema destra, i cui contenuti sarebbe davvero ipocrita imputare a Fini e ai suoi uomini. Tanto è vero che l'autore del sito avverte: "La Destra in Italia è un sito web che vuole raccogliere i link ai vari siti web ricollegabili direttamente o indirettamente alle varie aree politiche o a tematiche della destra italiana. Tuttavia vi possono essere anche elencati siti web di organizzazioni o di autori che non appartengono a nessuna area politica o ad altre aree politiche, ma che possono essere di utilità per l'utente del sito 'La Destra in Italia'. I link portano a siti esterni a 'La Destra in Italia', quindi l'autore di questo sito non è responsabile del loro contenuto; inoltre il fatto di elencare un sito non significa che l'autore ne approvi il contenuto". Piuttosto chiaro, basta leggere.

Ma di leggere Mussi e Folena non hanno voglia. E neppure di capire che su Internet i famigerati "link" possono essere difficilmente controllabili, soprattutto se fatti a portali esterni che hanno come principio quello di non censurare nulla e di lasciare a un navigatore, che si presume maturo e vaccinato, l'onere del giudizio. La "sbirritudine", insomma, non si adatta al web, soprattutto in campo politico e questa caccia alle streghe avviata negli uffici di Mussi a Montecitorio scopre il ritardo culturale con il quale i governanti italiani si rapportano alle nuove tecnologie. Questi sono quelli che dovrebbero trasportare l'Italia nella new economy! Siamo di parte? Nient'affatto. Provate a fare il giochetto di Mussi a rovescio, sempre che possiate navigare a scrocco anche voi. E fate una visitina al sito del gruppo "Ds interuniversità" milanese, L'erba voglio (www.demsin.org): i famigerati link vi condurranno all'archivio Internet dei marxisti con tanto di proclami leninisti sulla dittatura del proletariato. Materiale storico (più o meno inutilizzabile come i discorsi di Mussolini) che ci auguriamo di non trovare nel prossimo programma di governo di Rutelli. O fate un salto nella homepage dei verdi, altro partito di maggioranza. Il sito del mese di luglio (ancora segnalato in evidenza) è Indymedia, l'ala più aggressiva e violenta del movimento antiglobalizzazione, quello che ha disseminato di telecamere antiprivacy gran parte del paese per monitorare le azioni "repressive" delle forze dell'ordine. Sul piano telematico è un'operazione interessante (e anche Interazione ne ha parlato qualche mese fa) ma se dovessimo utilizzare il metro di Mussi e Folena dovremmo gridare allo scandalo per lo spazio fornito a un movimento anti sistema che non disdegna la lotta fisica e le bastonate nelle piazze. E allora il consiglio che ci sentiamo di dare ai due neofiti della Rete è quello di spegnere il collegamento, chiudere Netscape e magari inserire nel Cd un bel videogioco. Ce ne sarà uno con il quale sfogare questa vocazione da sceriffi.

pmennitti@hotmail.com