Arriva la DocuSoap
nuova frontiera
del Grande Fratello

di Paola Liberace

Perché limitare la real Tv a restare chiusa tra le mura domestiche? Il successo mondiale del Big Brother è stato spesso attribuito alla possibilità di osservare costantemente i protagonisti del programma, "imprigionati" come "animali in gabbia", spiati da un "buco della serratura multimediale". In realtà, l'andamento del programma, specialmente nel nostro paese (dove osservare i dieci ragazzi minuto per minuto è stato quasi impossibile per i primi giorni), ha mostrato che quello che ci appassiona non è tanto spiare azioni morbosamente, ma poter osservare l'evoluzione di una situazione, proprio come accade nei documentari.

DocuSoap, come si chiama l'esperimento più recente di questo tipo (che sarà discusso tra poche settimane in un festival milanese sulla creatività tra Tv, Internet e cinema), congiunge l'osservazione e l'intervento diretto dello spettatore. Non si tratta di un perverso gioco che mira alla limitazione della libertà personale, ma di un genere interessante che costituisce uno degli sviluppi più stimolanti dell'interazione tra web e Tv. Dalla Rete, gli utenti possono chiacchierare con i protagonisti dei format; possono interagire tra di loro a proposito della vicenda; possono, come accade anche per il Grande Fratello, estromettere alcuni dei protagonisti dalla storia. E' un modo per riappropriarsi, oltre che di una storia, del luogo dove viene vissuta, per esplorarlo insieme ai protagonisti, per visitarlo in maniera più realistica di quanto accada guardando semplicemente un film.

La Svezia, l'Olanda, la Gran Bretagna, oltre naturalmente agli Stati Uniti, sono solo alcune delle nazioni contagiate da questo "passatempo": più interessante dei giochi di ruolo, più coinvolgente delle telenovelas tradizionali, più ricco del semplice clic in Internet. L'esito del Grande Fratello lascia intuire che ci sono buone probabilità perché la prossima vittima sia l'Italia: riusciremo a trovare un luogo, dopo le case, i bar, le isole deserte, che non sia stato ancora toccato dalle telecamere, per colonizzarlo? E soprattutto, quante voci scandalizzate si dovranno ancora levare, prima che sia possibile lasciarsi affascinare senza sensi di colpa da questa bella Tv?

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