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  RETINALE

Haider in Rete
tra siti ufficiali
e propaganda

di Midas Mulligan

Parliamo dell'Elefante. Cioé di Joerg Haider. Anomalia della politica europea o provvidenziale anticorpo del mondialismo politico? Forse l'una e l'altra cosa, certo vale la pena di dare un'occhiatina al sito dei liberali haideriani, www.fpoe.at. Per gli anglofili: www.fpoe.at/englisch/welcome.html. Non può mancare una visita al tempio della geopolitica italiana, coacervo di sinistrorsi nostalgici dello "Stato massimo": Limes che, linea editoriale a parte, è ancor oggi fra i più influenti pensatoi all'italiana. Il sito Internet, aggiornato all'ultimo numero dedicato appunto all'Europa e Haider, è www.limes.net. I benpensanti non mancano nemmeno nel Tirolo del Sud. Prova ne sia "questo trentino", che dedica una rassegna di articoli al fenomeno Haider. Un'allegra sequela di luoghi gomuni, né più né meno. A dispetto dei titoli, talvolta promettenti (Haider visto da Bolzano, Haider e la tempesta nell'isola dei beati). www.questotrentino.it/2000/04/haider_visto_da_bolzano.htm.

E ancora oltre sulla via della demonizzazione si spingono gli autori di Non Luoghi, con un manifesto "democratico e anti-razzista" che suona come una messa all'indice. Viva la democrazia, insomma. Basta che vinciamo noi:
www.nonluoghi.org/haider.html. Terrificante l'insulso pezzullo di Vito Veneziano. Semplicemente terrificante anche perché on line su un sito del Comune di Roma. Grazie Cicciobello: www.comune.roma.it/cultura/biblioteche/raffaello/haider.htm. Sempre più in alto, sulla via del delirio, l'avamposto degli "incompatibili" di Lecce, che prima sembra spaventarsi per il protezionismo di Haider (piccolissima precisazione: si tratta di un circolo marxista), poi per la sua xenofobia, per annunciare infine che il mondo "va verso il fascismo" e che mai nessuno in Europa ha inteso estirpare questo male. Eja eja alalà: www.digilander.iol.it/CONTROAPPUNTO1/documentipolitici/haider.html.

Semplicemente esilarante il sito del Kah, Komitato Anti-Haider,
www.kazoom.virtualave.net, che si apre con lo storico annuncio: "Boicottiamo la Viennetta, no al dessert neonazista", misto all'esaltazione del "Cioccolato Marx, l'unica barretta politicamente corretta". Solenne e decisa la mission di questo sito: "Iniziative contro il pericolosissimo criminale nazista Joerg Haider e i suoi numerosissimi seguaci austriaci. Stop al nuovo Hitler! Nell'Europa democratica e liberale e tollerante del futuro, dobbiamo fare pulizia etica ed eliminare queste minacce per la nostra libertà. Nessuna pietà per Haider e i suoi sostenitori!". Brava la destra ad imparare la più importante lezione del Sessantotto: una risata li seppellirà.

Più meditata invece la pagina di Massimo De Andreis, riflessione di carattere politologico sul caso Haider (pure uscito dalla sua fase più calda), che viene ospitata niente popò di meno che dal Centro Luigi Einaudi di Torino (complimenti per il nuovo, bel sito), all'indirizzo:
www.centroeinaudi.it/prova/affari_internazionali/haider.htm. Mentre "Bergamo liberale" ancora una volta ci mostra un liberalismo (moscio) che speravamo morto e sepolto. Torna a cincischiare, con l'ennesima memoria di Beatrice Rangoni Machiavelli, una donna un cognome (già tutto fare di Libro aperto, la rivista di Antonio Patuelli), la quale rivela: fu Malagodi a scacciare Haider dall'internazionale liberale. Il sito all'indirizzo www.bergamoliberale.org/Attualit%e0/archivio/2000/nazionale/0214(Haider).htm. Fra parentesi, sullo stesso sito John Rawls viene definito il più grande fra i filosofi della politica viventi    (www.bergamoliberale.org/attualita/Archivio/2000/Nazionale/07.05(zoff).htm). Per piacere, svegliateci.

Infine, il momento che tutti voi stavate aspettando. L'attesissimo angolo di miss Interazione. This week vi consigliamo la Manuela Arcuri Gallery che potete trovare all'indirizzo
www.members.xoom.it/massimoc/m_arcuri.html. Gran bel vedere, non c'è che dire.