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  NEW ECONOMY

Le città digitali.
A Milano il
futuro è oggi

di Vittorio Macioce

La fibra ottica si dirama sotto le strade e i marciapiedi di Milano, Genova, Torino, Grosseto, Siena. E' il sistema di vene e arterie cittadine lungo cui corrono le informazioni della net economy. Arrivano nelle case e negli uffici e si materializzano sotto forma di immagini, suoni, grafici, parole scritte, numeri. E' il cablaggio metropolitano, la scommessa che Francesco Micheli e Silvio Scaglia stanno portando avanti con e-Biscom, la holding che controlla Fastweb, nata con un obiettivo: rendere il futuro un po' meno lontano. Milano potrebbe diventare la capitale europea dello "speedy web", è la seconda generazione di Internet: tempi di attesa quasi nulli, alta definizione delle immagini e del suono, trasmissione in tempo reale dei dati. E' una sfida globale tra sistemi-paese, culture, città. L'Italia, rispetto a città come Stoccolma, è ancora in ritardo, ma qualcosa sta cambiando. L'Internet Protocol di Fastweb consente di raggiungere standard di qualità superiori rispetto alla rete di Stoccolma. Le prestazioni della rete targata e-Biscom sono elevate, con una velocità di trasmissione 200 volte superiore all'Asdl e 1500 rispetto all'Isdn. 

Entro la fine del 2001 Milano potrà contare su una rete in fibra ottica completa o quasi. A marzo è partita l'offerta rivolta alla clientela business, da giugno quella residenziale, partita tre mesi in anticipo rispetto al programma con 300 abbonati. In autunno il servizio sarà presente su tutta l'area milanese. L'obiettivo di e-Biscom è arrivare al 2005 con un target di clienti pari a 180mila aziende e 5,5 milioni di famiglie. "Abbiamo inaugurato il Fastweb Cafè, all'interno del cocktail-bar RoiAlto - spiega Silvio Scaglia - con tavolini "intelligenti" con schermo e web cam inseriti all'interno e la possibilità di avere contenuti video ad alta definizione. Il cliente può scegliere tra una biblioteca di film, videogames, trasmissioni televisive, concerti, notizie. Il Fastweb Cafè è lo specchio del futuro". La rete ha già superato i 350 chilometri di estensione. Si continuerà così fino a coprire tutte le regioni italiane attraverso la penetrazione capillare in più di 500 centri urbani. I clienti a fine 2009 saranno circa 2milioni e mezzo.

La fibra ottica è destinata a rivoluzionare i servizi offerti ai cittadini. Non solo perché è la prima rete per le telecomunicazioni alternativa alla Telecom, ma per la velocità di trasmissione dei dati e le conseguenze che l'alta definizione delle immagini comporta. E-biscom ha fissato un canone di 100 mila lire al mese, senza tariffe a tempo. I servizi poi saranno forniti dalle società che approderanno sulla rete. Cosa cambia: in primo luogo il mercato dello spettacolo televisivo. L'Internet ad alta velocità consente di acquistare film, fiction, talk show, informazione a qualsiasi ora, con la possibilità di gestire i tempi, quando interrompere, quando ricominciare. E' la scomparsa del palinsesto. E da casa diventa possibile disegnare il proprio canale, scegliendo all'interno di una biblioteca di contenuti, con una molteplicità di aziende editoriali che si fanno concorrenza tra loro. Il risultato è che ognuno può diventare direttore del palinsesto personale. E' la "home television". 

Cambia il mercato della pubblicità, sempre meno di massa, sempre meno invadente e sempre più personalizzata. Non si subisce lo spot, lo guarda solo chi ha interesse ad informarsi su determinati prodotti. Cambia il sistema educativo, con la possibilità per le università di fornire lezioni e conferenze direttamente nelle case degli studenti. Si può seguire una lezione trasmessa da Harward o dalla London School Economics. Cambia il mercato dei contenuti, più aperto e con costi più bassi. E' una scommessa, forse un sogno, ma c'è chi assicura che è più vicina di quanto si pensi. Stoccolma è ancora in testa (cablaggio completo entro il 2001), Milano segue a ruota. Siamo nel futuro. E forse funziona.

maciovit@libero.it

E-BISCOM
(il sito ufficiale)
www.ebiscom.it